Prendo spunto dalla riflessione di Lorenzo, un amico che, sul suo canale youtube, propone una riflessione su tutti quelli che hanno la passione del volo.
Una riflessione, che dal mio particolare punto di vista (sono anche istruttore di volo VDS reale) assume aspetti che ancora si prestano a riflessioni ulteriori. Cosi come il pilota virtuale non vuol (giustamente) essere confuso con un gamer, ho assistito in oltre trent’anni di volo a piloti di linea che non vogliono essere confusi con piloti di aeroclub, e piloti di aeroclub che non vogliono essere confusi con piloti vds. Questi ultimi poi in alcuni casi non vogliono essere confusi con deltaplanisti. Storia a parte fa il mondo del volo libero senza motore, dove mediamente, prevale invece la dimensione intima (si vola guasi sempre da soli) e meno quella sociale.

La riflessione che mi viene è che Troppi usino la passione del volo, bellissima in se, come una sorta di meccanismo (forse inconscio) di verifica sociale. A volte sembra che La capacità raggiunta di condurre quel particolare tipo di velivolo conti solo se può essere in qualche modo esibita su una qualche forma di palcoscenico. E’ un pò come se il pilota di turno dicesse ” guardatemi, vedete come sono in gamba? ” e in effetti in gamba lo è veramente ma non è questo il punto.
Il punto è perche ha bisogno di conferme esterne? Per molti anni ho avuto un aereo autocostruito monoposto, un MB2 Colibrì. Quando andavo in giro per campi volo e aeroporti, a volte suscitavo un ammirazione velata quanto immeritata e che sinceramente , non capivo.
Poi dopo molti anni, sono arrivato a dover vendere il mio mezzo monoposto, ammirato da tutti ma inspiegabilmente non voluto da nessuno, e allora ho capito.
Al pilota medio italiano non piace volare da solo, perche fondamentalmente non lo vede nessuno……
Eppure sono convinto che questo sia solo il “lato oscuro” della passione del volo, quello che a volte crea inconprensibili litigi nel nostro ambiente aeronautico. Litigi tra club e persone che non si spiegano razionalmente , se non per “guerre di prestigio” che sottendono questa dinamica psicologica.

Per fortuna, esite anche e soprattutto l’altra faccia della medaglia, quella che ci spinge a metterci in gioco ogni giorno e a confrontarci con una natura molto più grande di noi , il cielo.
Forse è grazie anche a questo impegno se alla fine, riusciamo a divenire almeno un poco migliori di come eravamo prima.
Per ultimo, posso dirvi che ho conosciuto alcuni tra i piu grandi piloti, tecnici e meccanici in realtà molto alla mano e amichevoli con tutti.
Non so, forse è perche sapendo profondamente chi fossero, non avevano bisogno di mostrare nulla a nessuno, ne tantomeno di conferme esterne al giudizio di se stessi.
Non sarei onesto se non ammettessi che anche io, quando ero molto giovane, ho attraversato una simile fase. Per fortuna poi si evolve e si va oltre…… ma la ricerca non finisce mai , perche piu si impara è piu l’orizzonte della conoscenza si soposta più lontano……

Oggi uso anche i simulatori di volo per trasmettere quello che ho imparato anche in modo innovativo e credo creativo; ma confesso che vedo alcuni ex colleghi guardarmi con disappunto……..
Forse perche ai loro occhi, la cosa ha meno valore? ; eppure a volte volare col simulatore è perfino più difficile che volare con l’aero vero, e vi dico per esperienza, che non tutti i piloti reali sono capaci di portare un simulatore fatto bene.
Ma questo per loro non conta…….
Conta una stima di se, forse non troppo radicata in realtà, che ha bisogno di continue conferme. 🙂
Ermanno Cavallini
Ottima analisi Ermanno, ma da Te non mi aspettavo di meno ma hai centrato il focus. Anch’io all’inizio ho passato la fase “guardatemi” .
Purtroppo sono anni che per vari motivi, non dipendenti da me , non volo ma nonostante l’età che avanza spero sempre di ricominciare e sicuramente lo farò con un approccio diverso.
Un abbraccio
Ciao Alessandro , ti auguro di tornare presto a volare. Credo che siano importanti queste riflessioni perche ci aiutano ad andare oltre e divenire senpre migliori.
Un abbraccio anche a te.