Il Prototipo EC1 “Grifone”

Dopo molti anni di esperienza come pilota PPL e istruttore VDS , avendo anche una formazione come perito in costruzioni aeronautiche; mi sono trovato spesso a fungere da pilota collaudatore per i piu svariati modelli di velivoli leggeri.

Dagli anni 90 in poi, è maturato in me il desiderio di realizzare alcuni tipi di velivoli leggeri che a mio avviso mancavano dal mercato.

Ecco che nel 1993 giungo a congelare la configurazione del mio primo prototipo l’EC 1 “Grifone” .

Lo scopo del progetto è realizzare un velivolo leggero o ultraleggero ad elevatissima estensione dell’inviluppo di volo.

eccovi le sue innovative caratteristiche:

Per informazioni Ermanno Cavallini cell.339/2006705 e-mail
ermanno2007@yahoo.it

EC 1A “GRIFONE”


Aeromobile/VDS ad elevata estensione dell’inviluppo di volo. L’aereo sportivo progettato per una estrema manovrabilità ad ogni possibile volcità di volo.

Questi gli obbiettivi del progetto:

1) Inviluppo di volo (differenza tra max e min. velocità di volo) più esteso del normale
2) elevatissima manovrabilità oltre che alla massima, anche anche a bassissima velocità di volo.
3) Caratteristiche completamente acrobatiche (fattore di carico = 8 )
4) Notevole adattabilità nell’impiego, che può andare dall’addestramento , al volo sportivo ad alte
prestazioni.
5) Notevole capacità di crescita verso nuove versioni specializzate.
6) Collocazione in una nicchia attualmente poco coperta di velivoli da tempo libero ad alte
prestazioni.

Particolare enfasi è stata posta nella sicurezza passiva ed attiva (struttura ad assorbimento controllato
d’energia + eventuale paracadute balistico pesante).

Immagine presa presso Avio superficie di Fucecchio in agosto 1999 durante le prove su pista sterrata

Descrizione


Struttura interna in legno, con riempimento in polistirolo espanso a 18,5 Kg / metrocubo ignifugo, rivestimento superficiale in materiale composito (tessuto di vetro, kevlar, carbonio in resina epossidica).
Motorizzazione supportata da 80 a 230 Cv / considerando motori con circa 1Kg/Cv, ( attualmente 80 Cv che è il minimo indispensabile).
Apertura alare 6,4 m
Lunghezza 7,4 m
Altezza 2,5 m
Carico alare a peso massimo (vers. aeromobile) 49 Kg/metroquadro
Superficie alare 17,5 metriquadri
Centraggio 25-40% corda media aerodinamica
Peso massimo al decollo (vers. aeromobile, e VDS) 865 Kg, 450 Kg

Realizzazione:

Il progetto ha avuto inizio nel 1993 con la progettazione preliminare al CAD (solo dimensionamento aerodinamico).


In seguito ho realizzato un modello statico in scala 1:10 per rendermi conto delle effettive qualità di volo ottenibili; Visto l’esito positivo del primo approccio ho deciso di passare alla costruzione di un modello volante in scala 1:5. Modello che ha dimostrato doti di volo addirittura superiori alle aspettative. Sono stati compiuti numerosi voli ,prima con baricentro avanzato e poi via via con un arretramento del baricentro e numerose altre modifiche minori; giunti infine alla completa messa a punto, si è provveduto a eseguire voli con differenti paia di ali (senza dente e con minor superficie) al fine di valutare la variazione di prestazioni.


Nella stessa ottica si è in seguito installato un carrello retrattile, con risultati inferiori però alle aspettative.
La carriera del modello è finita dopo circa 50 voli di prova, con un crash dovuto al distacco in volo a forte velocità (circa 180 km/h) e elevato angolo di incidenza (45° circa) dell’ ampio tettuccio; confermando così l’elevata portanza che si ottiene anche dalla fusoliera data la particolare configurazione.


Il passo successivo è stato quello di reperire un ingegnere aeronautico con reale esperienza di progettazione e messa in opera di aeromobili leggeri; per poter avere un parere esterno sulla reale fattibilità e convenienza di tutto il programma.

Abitacolo strutturale in legno


A tal fine mi sino iscritto al CAP (Club Aviazione Amatoriale) e dopo estenuanti ricerche sono approdato All’ing. Ferrarin (ex capo progettazione Augusta ) il quale molto gentilmente ha acconsentito a ricevermi a casa sua ed esprimere un parere sul mezzo in questione.
In questa occasione l’ing. Ferrarin mi ha incoraggiato a proseguire pur consigliandomi alcune modifiche prontamente applicate.

Diventato insufficiente il garage ecco la serra in cui ho fatto il premontaggio


In seguito è iniziata l’odissea della costruzione vera e propria , con la ricerca e la prova di ogni singolo materiale e l’esecuzione ,spesso ripetuta più volte di ogni componente.
Molti materiali impiegati per economia e facilità di reperimento non sono volutamente di tipo aeronautico , tuttavia sono impiegati in maniera “aeronautica” s, secondo criteri di verifica di ogni singolo componente e di ridondanza strutturale.


La costruzione è iniziata nel garage di casa con grande felicita di mia moglie; dopo circa nove mesi la felicità è assai diminuita quando la costruzione ha richiesto l’aggiunta di una “dependance” che dal garage ha invaso tutto il giardino.

dime per il taglio del polisirene estruso


Quando poi hanno cominciato a protestare anche i vicini mi sono dovuto trovare un capannone industriale in cui proseguire la costruzione.


Prima ospite di un amico mio ex allievo di volo, e poi di un’ ex complesso industriale in via di
riconversione , ho completato in circa 4 anni la costruzione del prototipo.
In agosto 1999 ho portato il prototipo presso l’avio superficie di Fucecchio (Fi) iniziando le prove di rullaggio su sterrato.

Si è rilevato subito una buna efficacia dei piani di coda, tanto che a 35 km/h l’aereo sollecitato alza il muso.
Anche la stabilità direzionale in rullaggio fino a 70 Km/k si è rivelata ottima , si sono invece riscontrati problemi di scarso indurimento dei comandi all’aumento di velocità, problema che mi ha portato in seguito ad avanzare il punto di incernieramento dei piani di coda , risolvendo il problema.

Le prove di rullaggio veloce su sterrato hanno dimostrato da una parte la robustezza della struttura ma dall’altra la scarsità (per altro prevista) degli 80 CV del propulsore. In settembre l’aereo è rientrato in officina per le modifiche del caso e successivamente è stato portato presso l’aeroporto di Lucca per le prove di rullaggio su pista asfaltata dove ha compiuto i suoi primi voli.

Verificata la validità del progetto ho provveduto a farmi rilasciare un brevetto per tutelare i futuri sviluppi del progetto.

Purtroppo per cause personali sono stato costretto a sospendere il pur promettente progetto a meta del 2000 e sono ancora alla ricerca di patner per finirne lo sviluppo e l’eventuale produzione in piccola serie.

Per quanto riguarda il sottoscritto, posso dire di essere ex pilota di 2°grado (35 anni di attività), e attualmente titolare dell’attestato di istruttore VDS n°00023, mi sono diplomato in costruzioni aeronautiche preso l’ITIS di Pisa nell’ 1983.
Dimostratore Tecnologico

Contatti: Ermanno Cavallini cell.3392006705

e-mail ermanno2007yahoo.it

sito : www.ermannocavallini.it

in questo video una simulazione con motore rotax 914 turbocompresso da 115 CV :